“Come Wang-Fo fu salvato”

Dal pastello di Zambrelli “Riflesso”, continua il racconto tratto da Nouvelles Orientales di M. Yourcenar …
“[…] Il discepolo Ling apparteneva ad una ricca famiglia di mercanti; quell’esistenza ovattata lo aveva reso timido: temeva gli insetti, il tuono e la faccia dei morti.
Amava la sua sposa, una giovane dal cuore limpido sempre sorridente, come si ama uno specchio non destinato ad offuscarsi.
Una notte conobbe il vecchio pittore Wang-Fo che stava dipingendo dei volti in una taverna e così iniziò a riscoprire la bellezza di tutto ciò che lo circondava superando le sue paure.
Ling ospitò Wang-Fo a casa sua e fece posare sua moglie.
Wang-Fo la dipinse vestita da fata tra le nuvole del tramonto e sotto un susino rosa. Ma lei pianse perché era un presagio funesto…
Da quando Ling le preferiva i ritratti che di lei faceva Wang-Fo, il suo viso appassiva e un mattino la trovarono impiccata.
Il pittore la dipinse un’ultima volta; Ling gli mescolò con così tanta cura e impegno i colori che, in quel momento, riuscì a dimenticare il dolore.”